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(1a)  La Sfera Celeste     

  Il Sole domina il cielo diurno, ma di notte, specialmente se non c'è la Luna, sono le stelle a fare spettacolo. Deboli o luminosissime, distribuite casualmente sulla volta celeste, con formazioni strane che attraggono l'occhio, il loro numero appare enorme. Agli antichi osservatori del cielo sembrava come se la Terra fosse al centro di una gigantesca "sfera celeste", costellata di stelle, e questo ha favorito la credenza, durata per migliaia di anni, che noi fossimo al centro dell'universo.

[Un antico globo celeste]

   Osservando le stelle durante tutta la notte, si può anche notare che quasi tutte sorgono ad est e tramontano ad ovest, rispetto all'osservatore, come fanno il Sole e la Luna. In effetti, l'intera sfera celeste sembra ruotare lentamente--un giro ogni 24 ore--e, poiché metà di questa sfera è sempre nascosta sotto l'orizzonte, questa rotazione porta costantemente nuove stelle al di sopra dell'orizzonte orientale, mentre altre stelle scompaiono sotto l'orizzonte occidentale. Nel disegno qui a sinistra, quella "fascia" orizzontale attorno al globo può essere considerata come l'orizzonte, mentre la sfera stessa ruota attorno al suo asse.

    Naturalmente noi sappiamo che non è l'universo che ruota attorno a noi da est verso ovest, ma è la nostra Terra che ruota, (da ovest verso est, ved. la nota alla fine). Ma è tuttavia conveniente continuare a parlare di "rotazione della sfera celeste". In tal modo facciamo girare il cielo nel modo in cui lo osserviamo.

    La maggior parte delle stelle conservano la loro posizione reciproca le une rispetto alle altre, notte dopo notte. L'occhio tende a raggruppare le stelle secondo delle figure, chiamate costellazioni (dal latino "cum" e "stella", insieme di stelle), a cui ogni cultura ha dato dei nomi particolari. I nomi che usiamo noi derivano dalle tradizioni greche e latine, p. es. Orione, il cacciatore, accompagnato dai suoi fedeli cani, lì vicino. Altri nomi evocano animali, per i quali è usato il nome latino----Scorpio lo scorpione, Leo il leone, Cygnus il cigno, Ursa Major l'Orsa Maggiore (nota anche come il "gran carro"), e così via.

    Il Sole si sposta lentamente lungo queste figure, facendo un giro completo in un anno, percorrendo sempre lo stesso cammino attraverso le stelle ("l'eclittica"). Gli antichi distinguevano, lungo questo cammino, 12 costellazioni, e, poiché quasi tutte portano il nome di animali, sono anche note come lo zodiaco, il "cerchio degli animali". Il Sole trascorre circa un mese in ciascun "segno dello zodiaco". Anche la Luna si sposta lungo un percorso vicino a quello del Sole, ma impiega soltanto un mese a compiere un giro, e inoltre ci sono degli altri notevoli astri che si muovono lungo quel percorso, i pianeti: torneremo in seguito su questo punto. Tutti gli altri oggetti celesti sono fissati saldamente e non si muovono gli uni rispetto agli altri: essi costituiscono il "firmamento".

   Come il globo del disegno, la sfera nel cielo ha due punti attorno ai quali ruota, e questi punti marcano il suo asse di rotazione --i poli celesti. Le stelle vicine a questi poli percorrono un cerchio attorno ad essi in un giorno, e più sono vicine ai poli, più piccoli sono i cerchi (esse quindi non sorgono né tramontano). In ogni momento, soltanto una metà della sfera celeste è visibile: è come se il terreno piatto su cui ci troviamo tagliasse la sfera celeste in due parti--la parte superiore è quella che vediamo, quella inferiore è quella invisibile. Per tale motivo, soltanto un polo è visibile in un dato momento, e, per la maggior parte di noi, che viviamo a nord dell'equatore, questo è il polo nord celeste.

    Così come il globo terrestre ha un'equatore lungo la sua zona mediana, a metà strada tra i poli, anche la sfera celeste è circondata dall'equatore celeste, a metà strada tra i poli celesti. Quando il cielo ruota, le stelle vicine all'equatore celeste descriveranno un cerchio più lungo di tutte le altre.

    Naturalmente, noi sappiamo bene (mentre i sacerdoti babilonesi non lo sapevano) che le stelle non si trovano attaccate su una enorme sfera cava. Ma piuttosto è la Terra che ruota attorno al suo asse, mentre le stelle sono così lontane che sembrano fisse. L'effetto finale, tuttavia, è lo stesso in entrambi i casi. Pertanto, ogni volta che lo riterremo conveniente, useremo ancora l'espressione sfera celeste per indicare la posizione delle stelle nel cielo.

La Polare, la Stella del Polo Nord

    Per pura coincidenza, vicino al polo nord celeste si trova una stella abbastanza luminosa--la Stella Polare (detta anche la stella del nord). La Polare non si trova esattamente nel punto del polo nord celeste, ma il cerchio che descrive giornalmente è molto piccolo e, per molti scopi, si può assumere che si trovi esattamente nel polo, un perno attorno cui ruota l'intero cielo.

[Stella Polare]

    Tutto questo appare molto più chiaro se ci si ricorda che è la Terra che ruota, non il cielo. L'asse attorno a cui la Terra ruota punta in una certa direzione del cielo, e quella è anche la direzione della Stella Polare (o, più precisamente, la direzione del polo nord celeste). Durante la rotazione terrestre, anche se un osservatore si muove sulla Terra (per esempio, dal punto B al punto A nel disegno), quella direzione forma sempre lo stesso angolo con l'orizzonte e punta sempre verso il nord. Quindi la Stella Polare si trova sempre nello stesso punto--a nord dell'osservatore, e alla stessa altezza sull'orizzonte.

    Se, in una notte serena, vi perdete nel deserto o in mare, la stella polare indicherà dove è il nord, e da quella direzione potete facilmente dedurre dove si trovino est, ovest e sud. Qualunque altra stella non è affidabile per determinare la direzione--si muoverà nel cielo, e potrebbe anche tramontare, ma non la stella polare. Per imparare a trovare la stella polare di notte, si puù fare clic qui.

    Più ci si trova vicini all'equatore, e più la stella polare sarà bassa sull'orizzonte, e all'equatore (punto C) si troverà esattamente all'orizzonte, e probabilmente non facilmente visibile. Più a sud, in punti come D, la Polare non sarà più visibile, ma, in tal caso, sarà visibile il polo sud del cielo. Purtroppo, non c'è una stella luminosa come la Polare ad indicare quel punto del cielo. L'esistenza di una stella abbastanza luminosa vicina al polo nord celeste è una pura combinazione, e, come vedremo, non è stato sempre così nel passato, e non lo sarà più tra qualche migliaio di anni.

La montatura di un telescopio

    Come risulta più chiaro dal disegno, durante la notte noi vediamo la stella polare da differenti posizioni (come p. es. da A e da B). Questo tuttavia non cambia la sua posizione nel cielo, poiché è molto lontana da noi. Se la Terra ruotasse non attorno al suo asse, ma attorno a una linea parallela passante per A o per B, il cielo non apparirebbe assolutamente diverso.

[La montatura equatoriale di un telescopio]
 La montatura equatoriale di un telescopio.
  Per inseguire una stella è necessario soltanto ruotare
  il telescopio attorno al suo asse polare.

    Osservata ad occhio, la rotazione del cielo è molto, molto lenta (si apprezza un po' di più il movimento quando la Luna o il Sole stanno sorgendo o tramontando). Un telescopio, tuttavia, amplifica molto la velocità di rotazione, e pertanto una stella osservata nell'oculare si sposta rapidamente verso il bordo del campo di vista e poi sparisce, a meno di correggere continuamente la direzione di puntamento del telescopio. In genere, questo si fa automaticamente, facendo ruotare il telescopio attorno a un asse parallelo all'asse di rotazione terrestre, poiché, come si è detto precedentemente, una traslazione parallela non cambia la rotazione apparente delle stelle.

    Per rendere più facile l'aggiustamento, un telescopio astronomico (illustrato qui sopra) è montato in modo molto differente da un cannocchiale per topografia (detto "teodolite", illustrato più sotto). Un teodolite in genere ha due assi--uno permette di esplorare tutte le direzioni orizzontali su 360 gradi, mentre l'altro aggiusta l'elevazione e consente di puntare lo strumento su riferimenti situati più in alto rispetto all'osservatore, come potrebbe essere la cima di una montagna. Al contrario, un telescopio per osservare le stelle (ved. figura sopra) ha anch'esso due assi perpendicolari, ma quello principale (l'asse equatoriale) è puntato obliquamente verso la stella polare ed è quindi parallelo all'asse di rotazione terrestre. Mentre la sfera celeste ruota, un orologio elettrico (oppure, nei telescopi molto economici, la mano dell'osservatore su un'opportuna manopola) fa ruotare il telescopio alla velocità adatta, mantenendo così le stesse stelle nel campo di vista.

[Il teodolite]
 Un antico cannocchiale per
 topografia (teodolite).

I pianeti e lo zodiaco

    Non tutti gli astri mantengono la loro posizione fissa sulla sfera celeste. Anche gli antichi osservatori del cielo avevano notato che alcuni si muovevano un po' qua e là: gli antichi Greci li chiamarono "planètes", vagabondi. I nomi che usiamo oggi derivano dai Romani, i quali diedero loro i nomi delle principali divinità--Mercurio, Venere, Marte, Giove e Saturno.

Mercurio e Venere sono sempre vicini al Sole e si possono vedere soltanto poco dopo il tramonto del Sole o poco prima del suo sorgere: Mercurio è così vicino che per la maggior parte dell'anno non può essere visto affatto, poiché la luminosità del cielo copre la sua luce. Venere è più luminoso di qualunque altra stella (in condizioni opportune e guardando direttamente il punto in cui si trova, può essere osservato anche di giorno), e Giove viene subito secondo.

Nota

        Si può dimostrare che la rotazione avviene da ovest verso est usando una mela o un altro frutto per rappresentare la Terra. Tenetela con il picciolo verticale, che rappresenta l'asse della Terra, col polo nord in alto -- e segnate due punti nell'emisfero settentrionale: New York e leggermente in senso orario da quel punto (cioè verso ovest) San Francisco. Potete usare una lampada per simulare il "Sole", o anche immaginarvela.

        Quando è mezzogiorno a New York, il Sole si trova quasi a perpendicolo sopra "New York", ma sono ancora soltanto le 9 di mattina a "San Francisco". Tre ore più tardi, la Terra ha ruotato e adesso è mezzogiorno a "San Francisco", con il Sole quasi a perpendicolo su quel punto. Per arrivare in questa posizione, San Francisco deve ruotare per posizionarsi nel punto dove si trovava prima New York, cioè da ovest verso est.

Per saperne di più:

Un sito sullo zodiaco


Domande poste dagli utenti:   Perché il cielo è così suggestivo nell'emisfero australe?


La Polare nel cielo notturno: #1b Come trovare la Stella Polare

Il prossimo argomento: #2 Il percorso del Sole, l'eclittica

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Autore e Curatore:   Dr. David P. Stern
     Ci si può rivolgere al Dr. Stern per posta elettronica (in inglese, per favore!):   audavstern ("chiocciola") erols.com

Traduzione in lingua italiana di Giuliano Pinto

Aggiornato al 10 Dicembre 2005


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NASA Official: Adam Szabo

Curators: Robert Candey, Alex Young, Tamara Kovalick

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